Il sistema delle nomine in Lombardia è da rivedere. Lo dimostra quanto accaduto alla Asl di Sondrio, dove il direttore generale, Nicola Mucci, si è dovuto dimettere in seguito a una sentenza del Consiglio di stato che lo ha definito privo dei requisiti necessari. A denunciare il fatto è il vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi che spiega: “Mucci, in seguito a un ricorso, era già stato definito privo dei requisiti necessari dal Tar nel dicembre scorso, ma la giunta regionale aveva deciso di impugnare la sentenza e ricorrere al Consiglio di Stato il quale, il 4 maggio scorso, ha confermato il giudizio del Tar”.
“Il caso è esemplare- afferma Valmaggi- e dimostra l’inefficacia del sistema delle nomine nella sanità in Lombardia. Con altri consiglieri del Pd, nel corso della discussione in consiglio su progetto di legge relativo ad alcune modifiche alla legge regionale 33, avevo proposto alcuni emendamenti, che proponevano requisiti più stringenti per la scelta dei manager sanitari. Non sono stati accolti.
“A essere recepito- continua Valmaggi- è stato solo l’emendamento relativo alla richiesta di un’esperienza quinquennale in una struttura simile a quella che ci si candida a dirigere. Un dettaglio, che nulla toglie al fatto che il sistema delle nomine nel suo complesso non è efficace, ma che da solo, fosse stato in vigore in precedenza, avrebbe impedito da subito la nomina di Mucci ed evitato il susseguirsi dei ricorsi”.
“Il sistema attuale delle nomine- conclude Valmaggi- è tutto da rivedere. Torneremo a chiedere in commissione la discussione del nostro progetto di legge di riforma”.
Milano, 10 maggio 2012
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