Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una mozione del Partito Democratico, a prima firma dei consiglieri Carmela Rozza e Samuele Astuti, che chiede al Governo di fare chiarezza su alcuni punti problematici del reddito di cittadinanza.
“È significativo che tutto il consiglio regionale della Lombardia, cinquestelle compresi, chieda al Governo di fare chiarezza sui problemi non risolti del Reddito di cittadinanza – spiega Carmela Rozza -. Lo Stato spenderà su questa misura oltre sette miliardi di euro, vorremmo che fossero spesi bene, anche se lo strumento non ci piace. Non sappiamo ancora che ruolo avranno davvero i navigator, perché questo Governo ha reintrodotto i Co.Co.Co di Stato, alla faccia del Decreto Dignità, ma soprattutto c’è il blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, e senza nuovi addetti soprattutto i comuni e i centri per l’impiego rischiano di non farcela a fare fronte alle richieste. Poi c’è il problema irrisolto dell’Isee: chi avrà il reddito di cittadinanza pagherà i servizi come il nido, la casa popolare, la mensa scolastica come chi ha lo stesso reddito ma da lavoro? Vorremmo evitare discriminazioni tra indigenti e lavoratori.”
Aggiunge il collega Samuele Astuti: “Il Governo ha tagliato l’assegno di ricollocazione per i lavoratori in Naspi, ciò significa che il reddito di cittadinanza è finanziato anche con quella dotazione economica che serviva ai lavoratori per pagare corsi di aggiornamento, riqualificazione e reinserimento al lavoro. Questa mozione vuole aiutare i lombardi che hanno necessità di trovare un nuovo lavoro.”
Con la mozione del Pd, votata all’unanimità, il Consiglio regionale invita l’assessore e la giunta regionale a lavorare in Conferenza Stato Regioni per:
Milano, 18 marzo 2019