Matteo Piloni commenta i nuovi criteri per l’assegnazione delle case popolari contenuti nel regolamento modificato qualche mese fa dalla commissione regionale Territorio, dopo un periodo di sperimentazione durato un anno.
“Il nuovo regolamento regionale voluto dalla Lega per l’assegnazione delle case popolari è una vera e propria lotteria”.
A dirlo è il consigliere regionale del PD Matteo Piloni che commenta i nuovi criteri per l’assegnazione delle case popolari contenuti nel regolamento modificato qualche mese fa dalla commissione regionale Territorio, dopo un periodo di sperimentazione durato un anno.
“La regione – spiega – ha deciso, di fatto, di togliere le graduatorie con le liste d’attesa e aprire i bandi solo per gli alloggi disponibili. Terminati questi, bisognerà attendere un nuovo bando, con nuove case e rifare tutto daccapo”.
“La procedura per via telematica, inoltre, obbliga i cittadini più fragili, spesso anziani, a muoversi in autonomia attraverso procedure informatiche”.
Una scelta, secondo Piloni, che “non ha tenuto conto delle numerose criticità, dovute alla mancanza di personale e di attrezzature informatiche, che sono emerse durante la sperimentazione”.
“In questo modo – aggiunge Piloni – non solo i Comuni avranno la vita più complicata per le procedure, ma soprattutto viene di fatto oscurata l’urgenza di chi ha bisogno di una casa”.
“La Lega – incalza Piloni – con questo regolamento, di fatto, lede il diritto di ogni cittadino di richiedere un alloggio popolare”.
“Come PD siamo riusciti a ottenere qualche modifica, come la possibilità agli anziani di restare a casa loro indipendentemente dal reddito o ai genitori di riaccogliere i propri figli usciti dal nucleo famigliare. Ma sul meccanismo di assegnazione, la maggioranza di centrodestra non ha voluto sentire ragioni”.
“Questo regolamento, purtroppo, fallirà e creerà condizioni di disagio ai cittadini che, invece, hanno bisogno di risposte concrete sulla necessità di avere una casa. Per questo continueremo a chiedere alla Regione nuove modifiche”.
Milano, 16 luglio 2019