Il Bilancio regionale 2021-23, in discussione da domani in Consiglio regionale, è un documento opaco, che non taglia le tasse ai cittadini e alle imprese e che riduce i fondi al trasporto pubblico mentre investe su Pedemontana. Lo denuncia il Pd che in una conferenza stampa ha evidenziato alcune evidenti criticità, tra cui cifre non congruenti o senza giustificazione, e ha contrapposto la propria visione, contenuta in un documento che chiede di stanziare 500 milioni sulle stesse linee e gli stessi obiettivi del Recovery fund.
Le critiche
“Fontana e Caparini non hanno nessuna intenzione di ridurre le tasse e lo hanno scritto a bilancio nero su bianco – dichiara il capodelegazione pd in commissione bilancio Pietro Bussolati -. Questo avviene nonostante il Governo abbia raddoppiato nel 2020 i trasferimenti. Il Bilancio che andremo a discutere è peraltro solo una parte, perché sulle risorse della sanità, che sono preponderanti, c’è una quota altissima su cui decide da sola la giunta regionale, Fontana, Caparini e Gallera, senza controlli del Consiglio. È un bilancio con meno trasporto pubblico e più asfalto, senza investimenti per la medicina territoriale che invece noi chiederemo di inserire. C’è poi la legge mancia che è uno scandalo, perché le risorse prese a debito che i lombardi dovranno ripagare sono state allocate in una logica di distribuzione agli amministratori amici. È una politica che non solo ricorda tempi bui, ma che spreca le risorse di cui avremmo bisogno per rialzarci e per dare un futuro alle prossime generazioni.”
“Noi proponiamo un nuovo inizio per i cittadini lombardi che non si devono mai più sentire soli e abbandonati, com’è successo negli ultimi mesi di fronte al virus e alle sue conseguenze economiche – spiega il capogruppo del PD in Regione Fabio Pizzul -. Per superare i suoi fallimenti la Lombardia deve cambiare modello e non può pensare, come sta facendo, di utilizzare le risorse del recovery fund per finanziare progetti che ci sono già e che non hanno il rendimento sociale per cui le risorse sono state stanziate dall’Europa, come ammonisce, in via generale, anche Mario Draghi. La Lombardia è caduta nel gioco della convenienza politica e del clientelismo, come si è visto con la Legge mancia, quello che la Regione chiama Piano Lombardia”.
Il video della conferenza stampa
Le slide con i dati presentate in conferenza stampa
L’ordine del giorno con le nostre proposte
Milano, 15 dicembre 2020