Antonella Forattini su rapporto pubblico-privato, durante il quarto giorno della maratona per tentare di modificare la legge che governa la sanità lombarda
FORATTINI (PD), “LA LEGGE SANITARIA DELLA MORATTI FAVORISCE IL PRIVATO AI DANNI DELLA SANITA’ PUBBLICA. MANTOVA GIA’ SOPRA LA MEDIA REGIONALE”
“Nel mantovano il 60% delle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche è erogato dalle strutture sanitarie private accreditate e questo sbilanciamento negativo che danneggia la sanità pubblica continuerà anche con la nuova legge regionale voluta dalla Moratti”.
A denunciarlo è la consigliera regionale mantovana del Partito Democratico Antonella Forattini, che in questi giorni è impegnata nella discussione, in Consiglio, della nuova legge sanitaria lombarda. “Il dato mantovano – spiega Forattini – è persino più alto della media regionale (50%) e sarebbe stato ancora peggiore se fosse andato in porto il Bando che mirava a esternalizzare gran parte delle prestazioni, fortunatamente fermato nonostante al privato sia comunque andata incontro la Regione che per smaltire le liste d’attesa continua a puntare sui privati, invece di fornire le risorse necessarie alle proprie strutture pubbliche”.
“Dalla metà degli anni ’90, in Lombardia, i posti letto negli ospedali pubblici sono dimezzati, mentre continuano a crescere quelli nel privato. La Regione, però, consente al privato accreditato di scegliere le prestazioni che più gli convengono. Se nel privato vengono effettuati il 35% dei ricoveri, questi costano in media al servizio sanitario regionale 4.350 euro a fronte delle 3.450 euro del pubblico. Di fatto, oggi, non c’è alcuna libertà per il cittadino: c’è l’obbligo di scegliere il privato a pagamento, perché nel sistema sanitario regionale non c’è posto se non a distanza di mesi e mesi. Il Pd, sul rapporto tra sanità pubblica e sanità privata, ha presentato numerosi emendamenti alla legge sanitaria in discussione in Aula, chiedendo che la Regione superi l’attuale sistema di remunerazione della sanità privata accreditata, e che venga data priorità ai bisogni di cura dei cittadini rispetto alle scelte di convenienza degli operatori privati”.
Milano, 15 novembre 2021