Il Gruppo regionale del Pd, prima firmataria la Bocci, aveva presentato l’emendamento che “estendeva i contributi del beneficio anche alle famiglie separate dopo convivenza, per tutelare tutti i bambini, in questo momento esclusi da un bando attuativo con graduatoria in base all’indicatore Isee. Noi, M5s e Fdi abbiamo votato a favore, mentre la Lega, che ha votato contro, non ha voluto colmare una discriminazione che va a colpire i più piccoli”, spiega.
“La modifica non comportava un aumento di risorse, ma con la bocciatura si esclude a priori la possibilità per questa tipologia di genitori di potervi accedere – continua Bocci –. Il fenomeno della povertà post separazione, di qualunque natura essa sia, è in aumento. Considerando anche il numero sempre crescente delle coppie che non scelgono il matrimonio per consolidare la loro unione e, in parallelo, l’aumento delle famiglie monogenitoriali in Lombardia, è assurdo e vergognoso che la Lega abbia scelto di perpetrare questa disparità di cui fanno le spese alla fine solo i bambini. È inutile cercare di costringere persone che forse nemmeno lo desiderano a sposarsi in chiesa se poi si abbandonano le famiglie e i loro figli in difficoltà”.
Milano, 30 novembre 2022