Skip to main content




 

OSPEDALE OGLIO PO: LA REGIONE ANNUNCIA LA CHIUSURA DEI PUNTI NASCITA SOTTO I 500 PARTI

FORATTINI E PILONI (PD): LA REGIONE NON HA MANTENUTO LE PROMESSE

L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, rispondendo a una domanda del Pd, ieri in commissione sanità, aveva dichiarato che riguardo al destino dei punti nascita minori, quelli con meno di 500 parti l’anno, la Regione si sarebbe attenuta a quanto previsto dalla normativa nazionale e che non avrebbe chiesto ulteriori deroghe. Poi, in serata, dall’assessorato sono arrivate conferme sempre più nette: la delibera sarebbe imminente e per le sale parto come quella dell’ospedale Oglio Po i giorni sarebbero contati. Uniche eccezioni, due ospedali montani: il Morelli di Sondalo (SO) e uno tra Chiavenna (SO) e Gravedona (CO). Per questi, ha detto l’assessore, la deroga c’è per ragioni orografiche.

I consiglieri regionali del PD Antonalla Forattini e Matteo Piloni chiedono conto all’assessore Gallera: “Già alla fine del 2016 la Regione aveva annunciato la richiesta di deroga al Ministero, affinché la struttura di Casalmaggiore potesse continuare a svolgere la sua preziosa attività per il territorio e contestualmente si era impegnata anche a potenziare il presidio affinché raggiungesse gli obiettivi auspicati. E adesso, che cosa ne sarà di tante promesse? Il prossimo 9 luglio ci sarà in commissione sanità l’audizione del comitato in difesa dell’Ospedale Oglio Po: ci auguriamo che l’assessore sia presente e venga a spiegare le sue reali intenzioni.”

Milano, 14 Giugno 2018


PD Regione Lombardia