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BOCCI (PD): “REGIONE LOMBARDIA SOSTENGA CON PIÙ RISORSE I COMUNI E TUTTI I CENTRI ANTIVIOLENZA, ANCHE SE NON FANNO PARTE DELLA RETE”

“La violenza colpisce donne di tutte le età e di tutti i ceti sociali, è fisica, psicologica, economica e avviene soprattutto tra le mura di casa. La pandemia, con l’isolamento forzato, ha fatto crescere gli episodi: ci sono state più vittime e più richieste di aiuto ai centri antiviolenza, che hanno continuato a garantire supporto e accoglienza alle vittime. Mi batterò e ci batteremo sempre perché tutte le istituzioni impegnino più risorse e più sostegni, a partire da Regione Lombardia, per le donne e per tutti i centri antiviolenza, per prevenire, proteggere e sostenere economicamente le vittime affinché si ricostruiscano una vita, possano avere una casa e un lavoro”, lo dice Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, ricordando che domani, mercoledì 25 novembre 2020, è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“Opporsi a ogni forma di violenza nei confronti delle donne è un dovere di ciascuno di noi perché ognuna di loro non si senta mai più sola – prosegue Bocci –. Non basta condannare: ci vogliono atti concreti e tutte le istituzioni devono fare ancora di più per prevenire, proteggere e sostenere il diritto delle vittime a una nuova vita. Regione Lombardia sostenga con più risorse i Comuni e tutti i Centri antiviolenza, anche se non accreditati, che operano sul territorio lombardo affinché possano continuare il loro prezioso lavoro. Inoltre, deve aggiungere più risorse per i percorsi di autonomia abitativa e lavorativa, per il gratuito patrocinio quando la vittima si rivolge a un tribunale, e semplificare le procedure di rendicontazione”.

Nel dettaglio, le parole d’ordine contro questo fenomeno si declinano così, per la consigliera dem: “Prevenire la violenza soprattutto con progetti di sensibilizzazione nelle scuole e formazione a chi deve saperla riconoscere. Proteggere le donne che subiscono violenza, aiutarle a denunciare, sostenerle durante i procedimenti giudiziari perché non diventino vittime per una seconda volta. Contrastare ogni violenza economica e supportare il loro diritto a ricostruirsi una vita, libere dalla violenza, e ad avere una casa e un lavoro”.

Ma sono azioni che richiedono “un sostegno maggiore e più risorse e strumenti a tutti i Centri antiviolenza, soprattutto in questo periodo emergenziale – ribadisce Bocci –. Anche queste strutture hanno pagato un prezzo alto in termini di contagi, ma, nonostante tutto, non si sono mai fermate, garantendo il sostegno anche da remoto, con strumentazioni e connessioni non sempre adeguate. La carenza di case rifugio, in questo periodo particolare, si è fatta più sentire e va colmata, provvedendo anche a tutte le misure di tutela dal contagio con tamponi e dispositivi di protezione”.

Milano, 24 novembre 2020

 

PD Regione Lombardia