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Fontana aveva fatto addirittura ricorso al Tar contro il DPCM del Governo, lamentando che la Lombardia era finita in zona rossa a causa di dati vecchi. Fontana, Salvini, il neoassessore Guidesi e colleghi non solo leghisti, ma anche di Forza Italia e di FdI, avevano accusato il Governo di voler affossare la Lombardia, per semplice spirito anti-lombardo.

E invece i dati non erano vecchi, ma sbagliati, e a inviarli a Roma era stata proprio la Regione.

La notizia ha iniziato ad emergere giovedì, quando da Palazzo Lombardia è uscita una nota ufficiale in cui si spiegava che erano stati inviati al Ministero dati nuovi e integrativi rispetto a quelli inviati una settimana fa. Una comunicazione abbastanza oscura, fino a quando non si apprende che si trattava proprio di una rettifica di alcuni dati, in particolare i numeri dei contagiati, ridotti in modo consistente, tanto da far ricalcolare il valore dell’indice RT. Ed è in base al nuovo valore che l’Istituto superiore di sanità ha riqualificato la Lombardia in uno scenario compatibile con la zona arancione. Se fosse un miglioramento dei dati, la Lombardia sarebbe comunque rimasta rossa un’altra settimana, perché il DPCM stabilisce che la riqualificazione in una fascia meno restrittiva avviene comunque dopo 14 giorni. Il fatto che la Lombardia si appresti a diventare arancione (l’ordinanza ancora non c’è, ma fonti autorevoli indicano questo) è dovuto alla considerazione che, con quei dati, la Lombardia non sarebbe diventata rossa.
“I cittadini lombardi hanno il diritto di sapere che cosa è accaduto e perché hanno dovuto sottostare alle limitazioni della zona rossa una settimana più del necessario – dichiara il capogruppo Fabio Pizzul -. Non si tratta di trovare responsabili da punire, ma di chiarire come possa essere accaduto, ne va della credibilità delle istituzioni. Alzare il livello della polemica non fa altro che accrescere lo sconcerto e la rabbia dei cittadini. Il presidente Fontana deve spiegare nel dettaglio al Consiglio regionale quello che è accaduto. È il minimo che deve ai cittadini lombardi”.
A caldo era intervenuto anche il capodelegazione in sanità Samuele Astuti: “Se, dopo giorni di polemiche e di ricorsi, la responsabilità della serrata fosse della Regione, Fontana dovrebbe perlomeno chiedere scusa pubblicamente e con lui tutti gli esponenti del centrodestra regionale che hanno accusato il Governo di aver voluto affossare la Lombardia e la sua economia”.

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia