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Per un cortocircuito burocratico, con l’Avviso 2 bis del bando ‘Si! Lombardia’ la Regione lascia parrucchieri, barbieri, intermediari e rappresentanti di commercio senza la possibilità di chiedere ristori.

“L’Avviso 2 bis della misura, rivolta alle partite Iva, vede infatti questi lavoratori autonomi tra i codici Ateco inclusi nella platea dei ristori regionali – spiega il referente dem in commissione Attività produttive  Raffaele Straniero – Contemporaneamente, però, la delibera di Giunta del 25 gennaio scorso limita gli aiuti ai soggetti ‘che svolgono un’attività in forma d’impresa e pertanto non sono iscritti al Registro delle Imprese’. Parrucchieri, barbieri e intermediari di commercio sono però obbligati per legge a essere iscritti a questo registro. Insomma, da una parte Regione Lombardia include queste attività nella platea degli aiuti, dall’altra ha inserito nello stesso bando una condizione che li esclude automaticamente dai ristori: si tratta di un pasticcio senza senso”.

“La Regione Lombardia deve porre rimedio quanto prima, perché nessuno dev’essere lasciato indietro –  incalza Straniero che sulla questione ha presentato un’interrogazione – Si tratta di una situazione ancor più grave e inaccettabile in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”.

E della crisi, sempre in commissione Attività produttive, c’è una consapevolezza molto forte e chiara, dal momento che ogni settimana si ascoltano i rappresentanti di diverse aziende in grave difficoltà.

Solo giovedì, per esempio, si sono svolte le audizioni delle due aziende bergamasche San Pellegrino e Pirola (leggi 👉  qui) e dell’Alco, la società di Rovato che gestisce i marchi Despar, Eurospar, Interspar e Alta Sfera Cash&Carry in Lombardia e che possiede una ventina di punti vendita solo nel bresciano  (leggi 👉  qui).

Un’audizione urgente è stata chiesta dai consiglieri dem anche per la storica catena di negozi di elettrodomestici Galimberti/Euronics di cui la Sezione fallimentare del Tribunale di Milano ha autorizzato la cessione dei 7 punti vendita, due dei quali si trovano a Limbiate e Seregno, due a Milano e altri tre a Como, Lonato del Garda e Pavia (leggi 👉  qui).

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia