Skip to main content

Prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più ispettori, più controlli e un coordinamento degli interventi. Per questo il Gruppo del Partito Democratico ha presentato una mozione urgente, votata all’unanimità dall’Aula, che impegna la Giunta su tre punti: a convocare entro dieci giorni una riunione del ‘Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro’ per verificare, con le parti sociali, l’attuazione della legislazione sulla sicurezza sul lavoro, identificando le principali criticità e ipotizzando un protocollo d’intesa regionale per azioni concrete di informazione, formazione e sensibilizzazione sulla tragedia delle cosiddette morti bianche; a includere e sviluppare all’interno della proposta di modifica della legge 23 una medicina del lavoro in grado di prevenire gli infortuni, formare le aziende e i lavoratori e di vigilare sui luoghi di lavoro; ad adoperarsi affinché vi sia collaborazione tra il mondo delle imprese, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni con l’obiettivo di far crescere una cultura della sicurezza, che sappia garantire misure tecniche di difesa, nonché attuare un monitoraggio attento e puntuale della condizione psicofisiche dei lavoratori.

Qualche numero
Nell’intero 2020 gli infortuni con esito mortale sono stati 1.270, il 16,6% in più dell’anno precedente e se dividiamo 1.270 per 365 otteniamo 3,47. L’anno scorso nei cantieri, nelle fabbriche, ma soprattutto in ambito sanitario sono morte tra le 3 e le 4 persone ogni giorno. Il dato 2020 evidenzia un aumento di 181 casi rispetto ai 1.089 registrati nel 2019 (+16,6%) e, come spiega l’Inail, l’incremento è influenzato soprattutto dai decessi avvenuti e protocollati al 31 dicembre 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo, che, nel 2020, hanno rappresentato circa un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio anno. Le morti da Covid-19 segnalate all’Istituto alla data del 31 marzo sono 551, circa un terzo del totale dei decessi sul lavoro segnalati all’Istituto dal gennaio 2020. Secondo i dati Inail del primo trimestre di quest’anno si osserva un decremento solo dei casi in itinere, passati da 52 a 31. Quelli avvenuti in occasione di lavoro sono stati 40 in più (da 114 a 154). L’aumento ha riguardato tutte e tre le gestioni assicurative dell’industria e servizi (da 146 a 158 denunce), dell’agricoltura (da 11 a 16) e del conto Stato (da 9 a 11). Dall’analisi territoriale le regioni che presentano l’aumento più consistente sono il Lazio con 12 casi in più, l’Abruzzo (+8), la Lombardia (+6) e la Campania (+5).

“La fondamentale prevenzione della diffusione della pandemia non deve spostare l’attenzione dalla ripresa dei ritmi produttivi in corso a scapito della sicurezza sul luogo di lavoro – spiega Gianni Girelli, il consigliere regionale del PD primo firmatario della mozione – Non solo i fatali episodi della scorsa settimana ma anche i numeri forniti da osservatori indipendenti forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori in tema di sicurezza sul lavoro. Le limitazioni agli spostamenti e l’utilizzo intensivo dello smart working (che hanno interessato tutto il primo trimestre 2021, mentre solo in parte il primo trimestre 2020), hanno fatto calare il rischio legato ai trasporti. Ma le denunce di infortuni con esito mortale nel primo trimestre 2021 sono superiori rispetto al 2020, probabilmente perché a gennaio-marzo dello scorso anno la presenza del coronavirus era limitata sia nello spazio (nord e in particolare Lombardia) che nel tempo (mese di marzo). Quest’anno invece il primo trimestre è stato in piena seconda-terza ondata”.

“Credo che l’imminente avvio del percorso legislativo di revisione della legge del sistema sociosanitario lombardo rappresenti un’opportunità per affrontare in modo molto radicale il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Serve con urgenza creare condizioni migliori” ha concluso Gianni Girelli.

Una battaglia che per il capodelegazione dem in commissione Sanità Samuele Astuti deve essere combattuta al fianco dei rappresentanti dei lavoratori. “La stessa mattina, infatti, in contemporanea,  a Varese, davanti alla prefettura,  si teneva un presidio  di CGIL, CISL e UIL in cui è stato chiesto, anche a Regione Lombardia, di assumersi la responsabilità di agire nell’immediato, con massicci investimenti in prevenzione e con un azioni dirette a contrastare la terribile piaga delle morti  tornate ad occupare le prime pagine dei media – fa sapere Astuti – Di fronte a tali tragedie che lasciano sgomenti e arrabbiati  in nome dell’istituzione che siamo chiamati a rappresentare, non possiamo limitarci al cordoglio, ma dobbiamo far sì che venga garantito a tutti i lombardi il ‘diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona’, così  come sancito dalla  Costituzione”.

RedazioneN7ggPd

👉Sul sito Inail le tabelle con cadenza mensile

 

https://www.spreaker.com/user/13456379/episodio-111-il-pd-chiede-piu-impegno-pe?fbclid=IwAR2U-GWI39eFhH25MJe5U3a7q-lpy374syrWvMxogUGCBq6tRk_rtkUP2Iw

 

 

PD Regione Lombardia