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RIFORMA DELLA SANITA’: ASTUTI (PD): “FONTANA E MORATTI NON COLMERANNO IL BUCO DELLA MEDICINA TERRITORIALE. NELL’ATS INSUBRIA  19 CASE DI COMUNITA, DOVREBBERO ESSERE 73”

“La medicina territoriale è il problema principale della sanità lombarda, e non è vero che questa riforma colmerà il buco creato da Formigoni e poi da Maroni. Fontana e Moratti non stanno colmando il divario accumulato in tanti anni di gestione del centrodestra, e bastano i numeri a dirlo, perché in Lombardia servirebbero 500 case di comunità, come dice il ministero della Salute, e la Regione ne prevede solo 115 nella prima fase, 216 a regime. Nell’Ats Insubria le cose non vanno meglio. Le Case di Comunità dovrebbero essere 73 ma sono 19. E non basterà cambiare l’insegna di una struttura per creare un servizio che sia davvero di comunità, fatto di medici, infermieri, fisioterapisti, logopedisti, tecnici della riabilitazione e  assistenti sociali, a cui i cittadini possano fare riferimento tutti i giorni dell’anno per 24 ore . Le case di comunità non devono essere dei semplici poliambulatori, come invece li intende la giunta lombarda. Così rischiano di essere una grandissima occasione sprecata. In una sanità come quella lombarda, così spinta sulla medicina ospedaliera e sulla competizione tra pubblico e privato, la situazione può cambiare solo con un cambio di mentalità e di strategia, che metta al centro il cittadino, la comunità, le cure primarie e la prevenzione. E con questa riforma, non cambierà.”

Lo dichiara il consigliere regionale e capodelegazione del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti, impegnato oggi nel secondo giorno di maratona in Consiglio per discutere la legge di revisione della sanità lombarda.

Milano, 11 novembre 2021

PD Regione Lombardia