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STRANIERO (PD): “SULL’AUMENTO REGIONE NON VUOLE AIUTARE LE FAMIGLIE DEI NOSTRI TERRITORI”
“Alla Giunta Fontana non interessa nulla né dei lecchesi, né dei valtellinesi che stanno soffrendo l’aumento dei costi per il riscaldamento delle proprie abitazioni, in particolare coloro che utilizzano il pellet. Quanto meno ci ha pensato il Governo ad abbassare l’Iva dal 22 al 10 per cento per tutto il 2023”, riconosce Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, commentando la bocciatura del suo ordine del giorno al bilancio, appena approvato, proprio sul tema del prezzo del combustibile.
 
“Il costo è considerevolmente cresciuto, rispetto al 2021, come testimonia l’Aiel, l’Associazione italiana energie agroforestali, secondo la quale per riscaldare un appartamento di 100 metri quadri si stima che una famiglia spenderà 1.333 euro nel 2022-2023, il 99% in più rispetto ai 670 euro del 2021-2022 – spiega Straniero –. Un aumento che per altro è solo in parte spiegabile con motivazioni di mercato o legate alla guerra, benché la domanda sia aumentata, i costi per produrre e trasportare il prodotto siano lievitati e l’Italia non sia autosufficiente nell’approvvigionamento, visto che i maggiori fornitori sono Paesi che a loro volta lo realizzano con scarti di lavorazione dei legni provenienti dalla Russia, dall’Ucraina e dalla Bielorussia”.

Per questo Straniero chiedeva, nel suo ordine del giorno, sostegni economici regionali mirati e di intervenire presso il Governo per abbattere l’Iva fino al 5%: “Il 10 è già un passo avanti, ma non per merito della Lombardia, che, per altro, potrebbe ripensarci sul discorso degli aiuti alle famiglie delle nostre zone e della montagna”.

Milano, 23 dicembre 2022

PD Regione Lombardia