All’interno degli interventi di supporto alle vulnerabilità presenti nei contesti urbani, al fine di contrastare dinamiche di conflittualità e di senso di insicurezza nel vivere in spazi comuni, rivestono un ruolo significativo, quale strumento di integrazione e coesione sociale della comunità, le iniziative finalizzate a sostenere i percorsi di inclusione sociale degli autori di reato e una migliore tutela e protezione delle vittime, incluse le vittime secondarie, tramite lo sviluppo di “servizi” a carattere pubblico, quali i programmi di “giustizia riparativa”, sostegno alle vittime e mediazione penale. Tali programmi sono anche da intendersi a carattere preventivo, in quanto capaci di agire con le persone autori di reato in termini di riduzione dei rischi di recidiva e progressivo rientro da situazione di marginalità.
La popolazione su cui si interviene è caratterizzata da una condizione di vulnerabilità, dove l’evento del reato, se non accompagnato e supportato da interventi specifici, rischia di comportare un progressivo impoverimento sia da un punto di vista relazionale che materiale.
I programmi di giustizia riparativa assumono particolare rilevanza per la fascia adolescenziale (14-18 anni) e dei giovani adulti, il cui compimento del reato conduce più facilmente all’identificazione verso gruppi o organizzazioni devianti, riducendo progressivamente il contatto con il contesto familiare, il gruppo e la piena partecipazione alla vita economica e sociale della comunità.
L’obiettivo generale dell’Avviso è favorire nelle aree urbane la creazione di contesti di coesione sociale che prevengano l’esclusione e l’emergere di situazioni critiche per gli autori e vittime di reato, attraverso la sperimentazione di programmi di giustizia riparativa e l’attivazione di risorse personali e di contesto.
I Comuni di Milano e della provincia (identificati nelle cosiddette aree urbane come da allegato 2), Bergamo, Brescia, Mantova, Varese, Pavia, Como, incluse anche le loro unioni e consorzi, ovvero loro singole articolazioni e ambiti territoriali così come elencati all’art.2 del d.lgs. n. 267/2000;
Organizzazioni del Terzo Settore iscritte ai registri regionali o nazionali o ad analoghi elenchi regionali/nazionali, che abbiano maturato un’esperienza di almeno due anni nel campo del presente Avviso (in materia di giustizia riparativa, di mediazione penale e di sostegno alle vittime di reati, sia in ambito intramurario sia in area penale esterna, sia in area minori che adulti).
Risorse disponibili
La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 1.000.000,00 euro.
Caratteristiche dell’agevolazione
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a valere sulle risorse FSE del POR 2014/2020 Asse II “Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà” – Azione 9.5.9. per il cofinanziamento di proposte progettuali.
Il finanziamento massimo assegnabile per ogni progetto è pari all’80% del costo dei progetti territoriali e comunque non superiore a Euro 140.000. Il cofinanziamento a carico dei soggetti beneficiari è di almeno il 20% del costo di progetto.
Contributo erogato da Regione Lombardia all’Ente Capofila del partenariato
Anticipo pari al 50% del contributo concesso e saldo finale, a seguito di rendicontazione e validazione delle spese sostenute da parte di Regione Lombardia, fino al 50%.
Tempi e modalità di presentazione delle domande
La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma Bandi online all’indirizzo www.bandi.servizirl.it entro le ore 17.00 del 30/01/2020.
Link al Bando