Fontana e Moratti stanno sottovalutando pesantemente il problema dei richiami dei vaccini a luglio e agosto, nei periodi di vacanza. Il rischio, da evitare in ogni modo, è che le persone rinuncino a fare il vaccino e rimandino a settembre. A livello regionale basterebbe che il vaccinatore avesse la possibilità, nell’ambito del periodo indicato per il richiamo, di definire la data con il paziente.