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Numero 505 del 24 aprile 2020

L'Editoriale Una libertà da ricostruire

Tutti parlano di “Fase 2”. C’è gran voglia di ripartire, ma anche grande timore che eventuali passi falsi possano vanificare gli sforzi fatti fin qui. Non è andato tutto bene, soprattutto in Lombardia. E’ questo il motivo che ci ha spinti a chiedere l’istituzione della Commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid-19: non possiamo far finta che non sia successo nulla.
Per adesso abbiamo visto una sola “Fase 2” a Palazzo Lombardia, quella relativa alla comunicazione.
Dalla sbornia quotidiana di dati siamo passati a una vera e propria offensiva contro il governo e chiunque osi mettere in dubbio l’eccellenza e l’efficienza lombarda. La settimana scorsa in queste righe parlavamo di assedio, ora stiamo assistendo a una controffensiva mediatica che ha l’obiettivo di far calare il sipario su quello che è accaduto fin qui. L’annuncio dei 3 miliardi di euro da distribuire ai comuni lombardi è parte di questa strategia che non entra nel merito di problemi, priorità e possibili soluzioni, preferisce distribuire risorse che fidelizzano i “clienti”. I comuni vanno sostenuti, lo deve fare la regione e lo farà il governo, ma non basta erogare soldi, bisogna progettare, a partire dalla “Fase 2”, un futuro sicuro e sostenibile. E’ il modo per riconquistare la nostra libertà. Quella libertà che ci hanno regalato i protagonisti della Resistenza e della Liberazione che domani celebreremo, a distanza, ma con grande emozione e convinzione. 75 anni fa l’Italia rinasceva. Siamo chiamati a farlo, tutti assieme, anche oggi. Buon 25 aprile.

25 aprile 2020 alle ore 17 segui la diretta sulla nostra pagina FB

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PER LA FASE 2 OCCORRE UN PIANO, MA NON C’È

Bocciate martedì in Aula le proposte del Pd per ripartire in sicurezza
Uscire dal lockdown è importante e necessario, ma La Lombardia non ha un piano per farlo. Abbiamo preteso che si riaprissero i lavori del Consiglio regionale per parlare di come correggere gli errori fatti durante la gestione dell’emergenza, che ha visto la Lombardia diventare un caso mondiale, e di come preparare la strada alla ‘nuova normalità’. La Regione ha risposto con lo slogan delle quattro D, e per il resto si è autoassolta su tutto: “non ne abbiamo sbagliata una”, aveva detto l’assessore alla Protezione civile Pietro Foroni, della Lega, in una delle consuete dirette Facebook giornaliere. Ne hanno sbagliate, invece, e stanno per sbagliarne altre.

DIECI PUNTI PER CAPIRE COME LA LOMBARDIA NON HA OPERATO BENE

Dai tamponi ai test sierologici, dall’ospedale in Fiera ai provvedimenti economici, quello che è mancato nella gestione di Covid-19
La Giunta lombarda è entrata in una fase di difesa a riccio e di propaganda spinta, orchestrata dallo staff di comunicazione della Lega. Deve uscire dall'angolo, perché dopo settimane con un clima di opinione e di stampa favorevole sono iniziati a emergere i troppi problemi della gestione lombarda della crisi. Da qui la decisione di diffondere un elenco di dieci risposte ai problemi maggiori, come la mancanza dei tamponi, il dramma delle RSA e il buco nell'acqua dell’ospedale in Fiera. Noi abbiamo dato le nostre risposte e le trovate seguendo il link qui sotto. Fa parte della propaganda anche l’annuncio dei tre miliardi messi in campo dalla Regione. Ci sarà una dotazione di 400 milioni per i comuni, e questo è un bene, ma per piccoli progetti, e la gran parte nel 2021. Il resto è, per ora, solo l’annuncio di poter ricorrere all'indebitamento, per cosa non si sa ancora.

RSA, esiste un grave problema di trasparenza

Nonostante una richiesta formale, le ATS non forniscono i dati sulla mortalità
La Lombardia è tristemente nota nel mondo per il numero altissimo di decessi di Covid19. Con una vera strage nelle RSA. Per questo lo scorso 30 marzo il Partito Democratico ha inoltrato formale richiesta a tutte le ATS del territorio per conoscere i dati sulla mortalità. Nonostante l’ufficialità, non sono arrivati riscontri. Esiste un serio problema di trasparenza in questa vicenda. Qui è totalmente mancata la volontà di fare chiarezza, di dare spiegazioni. Solo a partire dalla conoscenza di quanto si è fatto fin qui si può costruire un modo diverso di affrontare la fase successiva di questa emergenza.

In Lombardia la cassa in deroga può attendere

Solo 37 le domande già presentate all’Inps dalla Regione, numeri imbarazzanti
Sono solo 37 le domande di Cassa in deroga di aziende lombarde avanzate all’Inps dalla Regione, contro, ad esempio, le 25676 del Lazio e le 1355 dell’Emilia Romagna. Un gravissimo ritardo che mette in seria difficoltà i lavoratori delle aziende, soprattutto piccole e piccolissime messe in ginocchio dall'emergenza sanitaria. Un ritardo di cui il Pd chiederà conto con un interrogazione che sarà depositata a breve.

“LOMBARDIA È MUSICA”, LA CULTURA È A CORTO

Via libera al premio, anche in denaro, ai talenti musicali voluto dal Pd. Ma per gli altri comparti poche risorse
Si intitola “Lombardia è musica” il premio anche in denaro, voluto dal Pd e approvato dal consiglio regionale, per i talenti musicali soprattutto giovani. Ma per quanto riguarda in generale il comparto culturale, le risorse stanziate dall’assessorato preposto sono veramente scarse. E il settore sta soffrendo forse più di altri.

LA GRANDE INCOMPIUTA

Ricapitalizzato il progetto della Pedemontana. Ma non si parla di gratuità dei pedaggi
Regione Lombardia ha chiesto al consiglio regionale di votare la ricapitalizzazione del progetto della Pedemontana lombarda. Il Gruppo regionale del Pd si è astenuto. Per due motivi: è un’opera avvitata su se stessa, anche se ora va terminata con il danno minore per i territori. E poi è chiaro che non ci sarà gratuità dei pedaggi per le tangenziali di Como e Varese come sbandierato per anni dalla Lega.
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Gruppo Consiliare PD in Regione Lombardia

NOVITA'
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