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Numero 567 del 10 settembre 2021

L'Editoriale A scatola chiusa

In una réclame di qualche anno fa un distinto e pignolo signore precisava di non essere disposto a comprare nulla a scatola chiusa. Oggi in Lombardia rischiamo di dover accettare a scatola chiusa quella che, almeno sulla carta, era annunciata come una vera e propria rivoluzione della sanità. In pochi mesi tutti i lombardi si sono resi conto di come il sistema che, da Formigoni in poi, era obbligatorio definire eccellente si sia sgretolato sotto i colpi di un infido e microscopico virus. I supertecnologici ospedali lombardi sono apparsi quasi impotenti di fronte a una pandemia che doveva essere arginata sul territorio, rimasto sguarnito dei servizi di prevenzione e vigilanza medica che qualcuno considerava ormai superati. Ora si torna, per fortuna, a parlare di sanità territoriale e si potrà anche investire milioni di euro grazie a Next generation EU.
La Lombardia potrà contare su 700 milioni per dare vita alle case della comunità, facendo un significativo passo verso una sanità più vicina ai cittadini, ma l’intero percorso per l’individuazione dei luoghi in cui costruirle è gestito esclusivamente dalla Giunta, senza un vero coinvolgimento di territori e amministratori. Un po’ come dire che dovremo accettare a scatola chiusa queste strutture che dovranno essere a totale disposizione dei cittadini. La stessa riforma della sanità regionale è una sorta di barattolo chiuso, confezionato dallo staff della vicepresidente Moratti e sottoposto al voto del Consiglio regionale che crediamo potrà cambiare ben poco. Per questo il PD ha deciso di chiedere che, come può accadere una sola volta in cinque anni, non ci siano limiti di tempo per la discussione in Consiglio regionale. Vogliamo proporre le nostre idee e avere un dibattito serio e approfondito su quello che sarà la sanità lombarda di domani. La salute dei cittadini non è una merce e non si può certo accettare a scatola chiusa.

Afghanistan Mozione del Pd approvata all'unanimità

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e battaglia sia

A novembre in aula la non-riforma sanitaria Fontana-Moratti
Il Pd non farà sconti: la riforma sanitaria andrà discussa liberamente e senza contingentamento dei tempi. Il gruppo regionale ha attivato la procedura prevista dal regolamento che consente, una sola volta nella legislatura, di rimuovere i limiti di tempo alla discussione generale e alla illustrazione degli emendamenti. Il Pd ha inoltre chiesto che la giunta renda aperta e trasparente la discussione sulla collocazione sul territorio delle case di comunità, con il coinvolgimento dei sindaci. La richiesta è stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra.

METÀ DEI LOMBARDI SENZA DOTE

In alcune province quasi il 50 per cento degli studenti non ha ricevuto i soldi per libri di testo e tecnologia, pur avendone diritto
Martedì, durante il question time in aula consiliare, l'assessore all'Istruzione, rispondendo a una interrogazione dem, ha detto chiaramente che in Lombardia ci sono province dove quasi il 50 per cento delle famiglie non ha ricevuto i finanziamenti del bando per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, nonostante sia stato ammesso alla misura. E in questo non ha aiutato la scelta di tenere aperto il bando per un periodo di tempo più limitato del solito. È necessario aumentare subito la posta messa a bilancio dalla Regione. Non finanziare dal 36 al 47 per cento delle richieste è assolutamente inaccettabile.

SPORT, MA QUANTO MI COSTI

Nessun sostegno da parte della Regione a chi dovrà sostenere le spese delle visite e degli esami specifici per il rientro post Covid
Martedì il gruppo del Pd ha chiesto alla giunta regionale maggiori chiarimenti sulla ripresa in sicurezza delle attività sportive e sul sostegno ad atleti e famiglie, ma la risposta non ha soddisfatto per nulla i consiglieri dem che si sono ritrovati ad ascoltare un elenco di normative già note, senza alcun riferimento a iniziative o specifiche ulteriori che rispondessero agli interrogativi posti relativamente a quei costi che gli atleti risultati positivi al Covid devono affrontare per poter riprendere l’attività sportiva.

MALTEMPO: I RIFLETTORI SONO ACCESI

Del fondo regionale proposto dal Pd per anticipare gli aiuti alle vittime colpite dalle calamità naturali se ne parlerà presto in commissione Ambiente
La proposta del Pd di istituire un fondo regionale d’emergenza con cui anticipare risorse ai territori colpiti dal maltempo e presentata con una mozione martedì scorso in aula consiliare è stata presa in seria considerazione dall'assessorato alla Protezione civile che si è detto disposto a discuterne presto in commissione Ambiente. I consiglieri dem promettono di non mollare la presa: intanto i riflettori si sono finalmente accesi.

Cosa non si fa per un candidato

Bocciata una mozione di Pd e +Europa che chiedeva di vietare le armi in ospedale
La Lega e i suoi alleati in consiglio regionale hanno bocciato una mozione presentata da Pd e +Europa che chiedeva di introdurre il divieto di portare armi in ospedale. La mozione era nata a seguito della denuncia lanciata da Michele Usuelli che aveva sostenuto che Luca Bernardo, primario di pediatria al Fatebenefratelli e candidato sindaco a Milano per il centrodestra, girava in corsia armato.

attenti al lupo!

Votata in consiglio una mozione finalizzata ad agevolare la convivenza con questi predatori, proprio come aveva chiesto il Pd cinque anni fa
Martedì il consiglio regionale ha approvato, con il voto favorevole del gruppo del Pd, una mozione della maggioranza per la tutela della zootecnia rurale lombarda e la coesistenza con il lupo, specie protetta che però già da molti anni si è insediata nelle nostre campagne, provocando non pochi disagi agli allevatori. Già nel 2016, infatti, i consiglieri dem avevano posto la questione, allora ignorata dalla giunta lombarda che oggi invece sembra aver preso atto del problema. Meglio tardi che mai.
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Gruppo Consiliare PD in Regione Lombardia

NOVITA'
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n.registrazione: 627 del 5 novembre 2001
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Redazione: Marco Chiappa, Maria Rosa Donadelli, Elena La Mura, Laura Piccioni,
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