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Numero 552 del 30 aprile 2021

L'Editoriale Un fondamento fragile

Il lavoro è il fondamento della nostra Repubblica. La fragilità dell’Italia forse discende anche dalle difficoltà che ruotano attorno a tutto ciò che ha a che fare con il lavoro.
Nel 2020 gli infortuni mortali sul lavoro in Lombardia sono stati 256 (+85 rispetto al 2019) e questo nonostante il calo di attività causato dalla pandemia. Gli occupati, nella nostra regione, nel 2020 sono calati del 2%, un dato che preoccupa, anche se l’ultimo trimestre dell’anno e il primo del 2021 danno segnali di ripresa. I dati sulla precarizzazione del lavoro sono ulteriormente allarmanti, basti pensare al settore della logistica e delle consegne a domicilio. L’esplosione, emergenziale, del lavoro a distanza non ha fatto altro che rendere tutto ancora più fluido e incerto.
Numeri che preoccupano e fanno riflettere su quanto si stia realmente investendo sul lavoro, anche nella ricca Lombardia.
Se ci dovessimo fermare ai titoli, Regione Lombardia sarebbe paladina indiscussa del lavoro, ma la realtà è molto diversa: nel concreto il lavoro è uno dei grandi buchi della politica regionale.
Le doti lavoro sono state più una bandiera che uno strumento utile ai lavoratori più fragili; le politiche attive del lavoro sono un’idea più che una realtà; la formazione tecnica professionale intercetta solo in parte le esigenze delle imprese; l’accondiscendenza sui tirocini non aiuta il percorso dei giovani che rimangono, per usare un eufemismo, poco valorizzati.
Ben venga, allora, il Primo Maggio e che sia occasione per riflettere su quanto il lavoro sia stato maltrattato in questi anni in una regione che, solo a parole, ne fa il suo biglietto da visita. Il PD, da parte sua, si propone in Lombardia sempre più come un partito laburista, non nel senso britannico del termine, ma in quello sostanziale dell’attenzione al lavoro.

Primo Maggio La Festa internazionale del lavoro e dei lavoratori

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Senza tracciamento le riaperture sono a rischio

Vaccinare e isolare tempestivamente i focolai è fondamentale se vogliamo tenere aperto, la mozione del Pd
Tra qualche giorno inizieremo a vedere gli effetti della prima settimana di zona gialla. In Lombardia però la discesa dei contagi si sta già invertendo, le terapie intensive restano occupate al 41% - ovvero oltre la soglia considerata critica - e il numero di positivi è superiore alla capacità di tracciamento che sino ad ora si è riusciti a gestire. Serve una svolta. Ecco la proposta che il gruppo Pd presenterà in aula consiliare il prossimo martedì.

Ancora in lista d’attesa

No della Lega al centro di prenotazione unico per strutture pubbliche e private accreditate
Lega e alleati in commissione Sanità hanno bocciato un emendamento alla legge di revisione normativa ordinamentale sottoscritto da Pd, M5S, Lombardi civici europeisti, Azione e +Europa, che chiedeva di attivare entro il primo luglio un centro di prenotazione unico di visite ed esami per strutture pubbliche e private accreditate. L’intervento mirava a ridurre le lista d’attesa oggi ancora più lunghe per la riduzione dei servizi causata dalla pandemia.

"LOMBARDIA SICURA" CONTINUA

Approvata la mozione dem per continuare a finanziare gli interventi infrastrutturali prioritari per la sicurezza nella nostra regione
Il gruppo del Pd è riuscito a impegnare la Regione a rifinanziare la misura Lombardia Sicura che era stata proposta e ottenuta dai consiglieri dem ormai tre anni or sono. L'obiettivo è quello di proseguire con maggior dettaglio e adeguata pianificazione a definire gli interventi infrastrutturali prioritari, per garantire la sicurezza delle infrastrutture civili e dei sistemi viari e ferroviari, con particolare riguardo a ponti, viadotti, cavalcavia, gallerie e ferrovie.

BERTOLASO SI È STUFATO

Il consulente di Moratti annuncia l’addio soft alla Lombardia
Lo ha detto lunedì sera in una trasmissione TV: la campagna vaccinale è avviata, di Bertolaso ora c’è meno bisogno, quindi la presenza sul campo si ridurrà fino a sparire. Come se si fosse trattato di un incidente, a stretto giro arriva la smentita di Fontana, a rassicurare sulla fedeltà alla Lombardia dell’ex capo della Protezione Civile. La verità è che da quando c’è il sistema di prenotazione di Poste Italiane al posto della piattaforma regionale di ARIA e da quando il generale Figliuolo ha messo in chiaro le priorità, il piano vaccinale ha iniziato a funzionare anche qui. Bertolaso, nel frattempo, si è logorato e forse ha anche altri programmi, fin qui negati, come la candidatura a sindaco di Roma. Comunque, non ne avremo nostalgia.

APRITE QUELLE PORTE

Trentino e Liguria permettono di incontrare nuovamente i propri cari in Rsa. Cosa aspetta la Lombardia?
Lo fanno in Trentino e in Liguria, perché non in Lombardia? A chiederlo sono i consiglieri Pd, a proposito della riapertura ai parenti delle visite agli ospiti delle Rsa. Certo, servono alcuni accorgimenti, ad esempio il fatto di essere già stati vaccinati, o un tampone negativo 48 ore prima, e sicuramente un’attenzione alta ai presidi di sicurezza. Ma sarebbe fattibile. L’assessora al Welfare lo sa, dice che ne ha intenzione, ma tergiversa un po’. Eppure, non dovrebbe essere così difficile, se lo fanno altre regioni, permettere di incontrare nuovamente i propri anziani.

LA REGIONE CONTRO IL WWF

In commissione passa un emendamento che danneggia le oasi di Natura 2000 gestite dal WWF
Giovedì, in commissione Agricoltura parchi e foreste, nell'ambito della revisione normativa ordinamentale, è stato votato un emendamento che riduce alcune competenze a enti gestori che non siano pubblici, come per esempio il WWF, a cui saranno sottratte funzioni fondamentali per la gestione dei parchi e per l’azione di conservazione degli habitat e delle specie. Funzioni che fino ad oggi la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura ha svolto egregiamente e gratuitamente nell'oasi di Valpredina e Misma e nel Bosco di Vanzago, i due siti di Natura 2000 che nella nostra regione non sono gestiti da un ente pubblico, ma, appunto, dal WWF.

UDITE UDITE!

Il podcast del gruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia. I consiglieri (e non solo) raccontano quello che accade in regione
La settimana è cominciata con Jacopo Scandella che, ricordando la risoluzione sui giovani approvata a novembre in consiglio regionale, denuncia quanto poco sia stato fatto da allora e quanto invece sarebbe importante, oggi, poter contare su una legge che parli anche di lavoro, formazione e famiglia; poi ci siamo chiariti le idee sull'etichettatura di origine e sul nutriscore, grazie a Susanna Cenni, responsabile nazionale agricoltura e all'europarlamentare PD Paolo De Castro; con Matteo Piloni abbiamo parlato dell'invasione dei colossi della logistica e del rischio di un nuovo, imponente consumo di suolo; con Gianni Girelli abbiamo scoperto che in Regione Lombardia non esiste un'anagrafe dei disabili; infine, abbiamo ascoltato una nota positiva da Pietro Bussolati che ci ha raccontato come sarà il trasporto pubblico milanese nei prossimi anni.
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Gruppo Consiliare PD in Regione Lombardia

NOVITA'
settegiorniPD
n.registrazione: 627 del 5 novembre 2001
Direttore responsabile: Fabio Pizzul
Redazione: Marco Chiappa, Maria Rosa Donadelli, Elena La Mura, Laura Piccioni,
Laura Sebastianutti, Stefano Tessera
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