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È in aula ormai da otto giorni la revisione della legge sanitaria lombarda e, a quanto pare, ne passeranno molti altri, dal momento che, prendendo atto della volontà delle opposizioni di continuare a oltranza, il presidente del Consiglio ha deciso di convocare sedute, la prossima settimana, fino alle ore 24 anziché fino alle 18, anticipando addirittura alle 8.00 l’inizio dei lavori nelle giornate di giovedì e venerdì e minacciando di convocare l’Aula anche sabato 27 e domenica 28. Le sedute passeranno così da 8 a 12 ore di durata nei primi tre giorni della settimana, fino a 16 ore giovedì e venerdì. Ma il Pd non si scompone, come sottolinea il capogruppo Fabio Pizzul: “Le notturne non ci spaventano, abbiamo ancora molte proposte da illustrare e lo faremo, sempre stando nel merito dei problemi e delle prospettive necessarie per la sanità lombarda, come abbiamo fatto finora. Il centrodestra mostra segni di nervosismo ed estende gli orari giornalieri dalle 8 a mezzanotte? Ben venga, avremo più tempo per presentare le nostre proposte, ma Fontana e i consiglieri di maggioranza devono stare ad ascoltare fino al nostro ultimo intervento. In Aula ci staremo noi e dovranno starci anche loro. E quando voteranno la loro non-riforma, perché alla fine la voteranno, spero che almeno in alcuni consiglieri di centrodestra sarà sorto qualche dubbio o ripensamento”.

Undici gli interventi di questa settimana, tutti di merito e ognuno focalizzato su un tema o un territorio. Di seguito le questioni più calde: il rapporto tra pubblico e privato, il rapporto tra gli ospedali e il territorio, la medicina di prossimità e la cura dei più fragili.

Matteo Piloni ha posto l’accento sullo squilibrato rapporto tra pubblico e privato che la proposta di Fontana-Moratti accentua ancora di più, rinforzando un’equivalenza che va a premiare ancora di più le scelte di profitto e non certo i cittadini. Piloni ha portato in aula solo alcune delle migliaia di segnalazioni ricevute da cittadini costretti a pagare, anche molti soldi, per farsi curare. (👉il comunicato stampa, il video, l’intervento in aula)

Gian Antonio Girelli ha sottolineato la necessità di organizzare la rete ospedaliera in ragione dell’intensità di cura, prevedendo una distribuzione dei servizi più funzionale ed efficiente e più vicina ai cittadini, con centri ad elevata specialità, IRCCS, ospedali di riferimento e ospedali di territorio. Insomma, non solo di grandi ospedali ha bisogno la nostra regione. (👉il comunicato stampa, il video)

Antonella Forattini ha condotto il tema della sesta giornata, intervenendo sulla medicina di territorio e denunciando la completa insufficienza della proposta di legge sul tema, a partire dalla vera novità di questa riforma, le case di comunità, che di fatto saranno meno della metà di quelle richieste. (👉il comunicato stampa, il video)

“Senza una maggiore attenzione ai minori, agli anziani ai disabili non si può parlare di una vera riforma” ha detto detto Carlo Borghetti che si è soffermato sulla questione dei servizi alla persona  e sulla necessità di costruire una vera rete (👉il comunicato stampa, il video)

Gigi Ponti ha sollevato la questione dei sindaci, le figure istituzionali più prossime alle istanze dei cittadini e ai bisogni peculiari di ogni singola comunità, e del Terzo settore, completamente dimenticato da questa cosiddetta riforma (👉il comunicato stampa sul terzo settore, il video sui sindaci)

👉Qui tutti gli interventi in Aula, giorno, per giorno, dei consiglieri del Partito Democratico

RedazioneN7ggPD

PD Regione Lombardia